Ci sono tanti incontri e tante partenze nella vita. Una partenza è allo stesso tempo una separazione con chi restano. Ci sono gli incontri commoventi e ci sono le separazioni tristi e lunghi.

Negli anni in cui viaggiavo spesso, al momento della partenza c’era sempre una separazione con la famiglia e al momento dell’arrivo c’era sempre l’incontro con gli amici. E al ritorno contrariamente c’era una separazione con gli amici e mi aspettava l’incontro con la famiglia.
Ogni volta che viaggiavo forse mi divertivo quelli piccoli incontri e piccole separazioni in segreto. In un certo senso era una cosa stimolante.

Una volta mi sono resa conto per caso dal viso della persona che veniva a salutare alla mia partenza. Aveva l’aria solitaria. Pensavo che la sua solitudine fosse molto più profonda di quella che avevo io. Avendo l’incontro con gli amici alla fine del viaggio ripetevo una separazione èd un incontro tranquillamente anzi me li divertivo nel corso del tempo come se andassi su otto volante. Questo pensiero mi ha fatto capire come ero stata egoista.

Poi è venuto il giorno in cui mi dimostrava che il pensiero aveva ragione. Cioè dovevo guardare gli amici che partivano. La tristezza era molto più grande che pensavo io. Dovevo affrontare alla perdita con la solitudine. Sono stata stupita con la tristezza che la facevo sentire a tutti ogni anno.
Aspettare l’incontro di nuovo è stato lungo e pensavo delle persone che ho fatto aspettare.

Probabilmente ripeterò così l’incontri e le separazioni anche in futuro.
Gli altri mi faranno avere una separazione ed un’incontro e anch’io farò avere agli altri una separazione ed un incontro.

Si passeranno i giorni così nella vita.

La fessura della gioia e della tristezza si chiudono con i ricordi ed i buchi che restano si chiudono con l’espressioni dei suoni.
Così continuo la vita come un volo librato mettendo in equilibrio.

Non è male il viaggio della vita.