Da quando ero piccola guardai spesso la faccia degli altri. Guardai come un gatto che seguì le cose che si muovono.
Guardai inconsciamente ma col tempo cominciai a guardare con una curiosità. Trovai le varie espressioni della faccia e degli occhi che cambiarono continuamente. Le righe profonde degli anziani ad esempio furono molto interessanti per me sia quando loro parlarono che quando loro stettero zitti. Se la situazione sia accettabile guarderei la faccia degli altri all’infinito anche adesso.
Inoltre recentemente guardo spesso anche la schiena degli altri.
Addosso non ha l’espressione come la faccia. Quando mi capita in un museo davanti ad una statua, alla fronte si vede la faccia con l’espressione e mi affascina il corpo piena di muscoli come se fossero veri. Poi giro a dietro dove si vede la schiena che è molto diverso dalla vista della fronte. Tante volte si trova un’espressione negativa dove si nascondono una sofferenza ed un senso di stanchezza che non si può immaginare dal fronte. Così ogni volta che guardo una statua giro anche dietro.
Non posso dimenticare un terrore che mi è venuto quando ho visto il Colosseo a Roma da dietro. C’era pieno della storia orribile. Mi sembrava che questa costruzione antica si stava tormentando e piangendo. Pensavo poi quello che parla la schiena sia una cosa profonda e significativa.
Mi viene in mente anche questo episodio.
È stato durante del concerto in cui suonavo con una violinista. Suonando il pianoforte vedevo solo la schiena della violinista che suonava al pubblico. Durante della esecuzione l’ho vista per caso e sono rimasta scioccata. Quello che ha mostrato la sua schiena erano in concentrazione profonda ed un entusiasmo come una fiamma che non avevo mai visto prima. Sono stata sopraffatta e allo stesso tempo sentivo un rispetto verso questa violinista. Il suo dorso mi ha dato tante cose.
Quando vado fuori casa tante volte guardo la schiena della gente. Sono pochi che hanno un bel dorso ma quando osservo la gente che vengono e vanno si vede dalla schiena una parte della loro vita. Ci sono coloro stanchi, sollevati, sovraccarichi e quello che hanno il cuore vuoto. Come guardavo la faccia degli altri prima, guardo il dorso e immagino la loro vita. C’è tanto che parla la schiena ed è anche pesante.