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La propria capacità

La propria capacità

Si sta evolvendo la intelligenza artificiale in un modo notevole.  Gli umani stanno ottenendo una riduzione del tempo e una comodità che non hanno mai immaginato prima.
Resistiamo alla questa realtà dicendo che ancora la capacità umana sia superiore della intelligenza artificiale e ci sono tante cose che possono fare solo gli uomini.  D’altra parte tante cose sono diventate difficili a distinguere se sia fatto dagli uomini oppure sia fatto dalla intelligenza artificiale.

Ma quando prendo attentamente in considerazione la capacità umana è una cosa poco chiara.
Qui c’è una parola “la propria capacità“.  Queste parole si parlano ogni tanto ad esempio  “un’esame della propria capacità”,  “I musicisti di proprie capacità”.  Forse la parola contrario sarebbe “una capacità finta”.
Allora dove sta il confine tra la capacità propria e la capacità finta?

Considerando la strada della musica dove camminavo da tanti anni, per avere la propria capacità ci vuole tanto tempo.  Ci sono tante persone che non possono averla nonostante molto tempo dello studio.  Quanto riguarda la tecnica essa fanno dei progressi come un frutto degli esercizi intensi.  Invece quando interrompe lo studio oppure quando ha dei problemi fisici la tecnica che aveva prima va via facilmente.  La propria capacità non è una cosa che “migliorarsi con la tecnica”.   Il progresso della tecnica non aumenta sempre la propria capacità.
In genere uno che ha propria capacità può trattare alle qualunque cose che vengono dal qualsiasi punto.  Anche se esso dovesse essere nella situazione d’imprevisti può superarla.   Questa capacità sarebbe una cosa vera, non finta.  Per distinguere se  l’abbia o no e la capacità che c’ha adesso è quella vera o finta, non si sa finché sia costretto ad essere in avversità.

Durante dell’esecuzione al pubblico succede sicuramente una cosa imprevista.  Sono delle cose che non succedono mai di solito.  Come si può affrontare nel momento in cui la musica sta andando avanti?  Succede che il corpo non risponde al quale che il cervello comanda.  Non si deve smettere il corrente della musica.  E non deve essere turbato durante della esecuzione.  È un momento in cui tanti pensieri vengono e vanno.
Dunque, per superare la tale situazione non può mancare la propria capacità.  Possiamo sapere se si può superare o no con la propria capacità solo quando sia successo l’avvenimento.  La propria capacità è una cosa vaga.  Si può congetturare solo dal risultato.  Ma ci nasconde una forza sconosciuta infondo.

Quando approfondisco il pensiero così si vede che la propria capacità umana è una cosa diversa dalla quella dell’intelligenza artificiale.  La intelligenza artificiale viene da un vasto numero delle informazioni del passato.  Dal punto di vista statistica la sua precisione è quasi perfetta.
D’altra parte la propria capacità umana è una cosa sconosciuta.  La sua capacità non si trova dall’informazione del passato.   Sono le cose del passato e quelle sconosciute, cioè la loro fonte è diverso.

Approfittando dell’intelligenza artificiale bisogna scorgere il valore della capacità propria umana e la dobbiamo approfondire.
Forse oggi ci vorrà questo modo di vivere.