E’  una cosa interessante intravedere il campo che non conosco.
Avendo dei rapporti buoni con gli amici dove studiai all’estero e dall’attività di musica d’insieme che ho cominciato dopo, ho saputo tante cose degli altri strumenti musicali.
Quando si riunivano i musicisti dello strumento ad arco l’argomento di conversazione era sempre quello dello strumento.  Se ne facevano vedere, suonare e ascoltare non solo gli strumenti ma anche gli archi.  Si parlavano di quale epoca, di dove, di quale liutaio e come è stato acquistato ecc.  Insomma la chiacchiera non finiva mai.  Anch’io che solo ascoltai accanto  non mi annoiai mai.

Una volta si parlava dell’anima del violino.  E’ un pezzo di legno che è messo nella cassa di risonanza.  Mi sono attirata molto  del nome  “l’anima”.   Come il significato del nome, secondo il posto dove la mette cambia completamente il suono.  È quasi una cosa sacra che non si tocca mai tranne un liutaio oppure un specialista che è esperto dello strumento.
Ero profondamente emozionata immaginando la manifattura del violino che sì completa con l’anima dopo aver scelto la sua posizione giusta.

C’è stata una poeta di TANKA con quale ero in stretta amicizia.  Non solo la poesia lei era bravissima anche della pittura giapponese di cui era quasi una professionista.  Dipingeva con l’inchiostro e ha messo leggermente dei colori.  Poi sopra ha scritto la sua poesia preferita con bellissima calligrafia.  Mi regalò tante opere calligrafiche e dipinti.
Siccome lei nacque all’anno del cane dipinse anche tante opere del cane.  Come una statua e come una pittura sacra buddista, si mette l’occhio proprio alla fine.  Quando finisce a mettere gli occhi vuol dire che l’opera sia completa.  Quel momento ci vuole molta concentrazione e anche una tensione ma disse che sia un momento più bello.  Mettere gli occhi è una questione che decide della qualità di fattura.  Come l’anima del violino è una cosa che da una vita all’opera.

Nello strumento famoso e anche nella pittura famosa sono stati infusi l’anima proprio.
Nella esecuzione eccellente è pieno dell’anima infusa.
Questa forza dell’anima ci fa commuovere.

Vorrei liberarmi da un passato in cui mi incoraggiavo o mi rattristavo con il perfezionamento dell’esecuzione ad ogni concerto mentre desidero ora l’esecuzione che confuso l’anima.