Fino al COVID 19 visitavo l’Italia ogni anno per quasi quaranta anni. Gli amici erano sempre di più e ad ogni visita li portavo dei pensieri. Nei primi anni ho scelto le cose tipiche giapponesi come Sake, il tè verde e una bambola giapponese. Quando mi sono stufata delle cose del genere ho cominciato a cercare una cosa che si usa abitualmente con piacere anche se sia piccola.
Tra le quale c’era un piccolo campanello. In Europa non era molto diffuso del campanello e soprattutto in Italia dove c’erano tanti furti in giro era comodo di portarlo con il portafoglio o con le chiavi. Una volta quando stavo per pagare al tassista gentile lui è stato commosso con il campanello che avevo con me e dopo una lunga chiacchiera l’ho regalato a lui. Non potevo immaginare quanto era contento il tassista che aveva intenzione di andare in Giappone per fortificare il JUDO. Anch’io sono scesa dal tassì con il cuore caldo.
Il campanello piccolo si trova facilmente nei posti turistici così l’ho raccolto ogni volta che sono stata Kyoto e Nara. Li ho preparato tanti ogni anno perché erano piccoli e leggeri e soprattutto si erano piaciuti a tutti.
Ma dopo alcuni anni non si trovano più quelli che volevo. Perché non avevano più il suono bello. Prima ho trovato alcuni che avevano un suono profondo e raffinato di sicuro ma era da molto tempo che non li vedo più. Con gli anni il suono del campanello è sempre peggiorato e non compravo più senza quasi che me ne accorgessi.
Invece dall’allora mi attirava spesso un suono del campanello che mi arrivava da qua e là. Quello che tintinnava un sonaglio carino e bello era una cosa antica. Il tale suono mi dava una nostalgia e ho avuto un’illusione di avere il suono nel cuore in continuazione. Quando lo trovo sulla borsetta della signora anziana quasi mi viene di dare una voce a salutarla.
Una mia amica vecchia in Italia porta ancora il campanello che ho regalato più di trenta anni fa. Il suo suono è così fascinante da quasi uno si volta a guardare. Il tempo lungo che il campanello ha passato con lei sia quella della storia della nostra amicizia.
Ancora adesso si vendono tanti campanelli a prezzo economico in modo che anche i giovani possano comprare nei posti turistici, nei templi e nell’aeroporto. Ma vorrei sentire un suono che suona al cuore con una nostalgia. Con tale campanello vorrei passare il tempo come ha fatto la mia amica italiana. Ma quasi tutti suonano troppo leggero e troppo piano. Probabilmente saranno buttati via tra poco.
Mi viene un po di tristezza perché è come uno specchio della vita di oggi che sia sempre scarsa di profondità.