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Una preghiera della musica

Una preghiera della musica

Ogni tanto c’è qualche cosa particolare nella vita quotidiana. Sono le cose emozionanti, una cosa inaspettata o spiacevole e può anche essere solo una parola dell’altra persona.
Tante cose poi diventano i ricordi e vengono memorizzati come una pagina della vita che si aggiungono sempre.

Ormai siamo nel terzo anno da quando è cominciata questa pandemia. La mia attività è stata molto limitata e spesso guardavo le pagine precedenti una per una. Non era causa degli effetti dell’età ma era causa dello stile della vita.

Poi, è scoppiata la guerra.

Penso molto alle tante persone che hanno perso la vita quotidiana. Non avendo nulla da fare sto solo di fronte alla tristezza. Quanto sono affettuose e premurose l’armonia e le melodie di Schubert che portano al mio cuore. Si cambia la tonalità come abbraccia teneramente il cuore ferito della gente e il suono scende sulla terra dolcemente. Dove arriva il suono sembra che ci sia una preghiera di Schubert per la pace. Arriverà un giorno questa preghiera alla gente che aveva una ferita grave nel corpo e nella mente?
Chissà se questa preghiera allevierà ai morti che sono stati sacrificati in pieno rincrescimento.

La mia giornata in cui riflettevo le pagine precedenti è cambiata con la guerra. Ho sempre un pensiero nel cuore verso a chi lotta sotto la guerra. C’è un amico che sta poco bene d’avanti alla scena dolorosa che presentano le notizie. A me c’è strettamente legato alla musica. Ogni giorno quando suono ogni suono rappresenta una rabbia che diventa un dolore poi una preghiera. Alla fine Schubert mi abbraccia.

Spero davvero che un giorno diventino ai ricordi chiusi nell’angolo in fondo del cuore. Quel momento probabilmente Schubert sarà sempre accanto.
L’uomo è stupido infinitamente ma è anche l’uomo che ci da un appoggio così profondo.