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Un vecchio amico

Un vecchio amico

Anche ai pianisti, c’è un’incontro con lo strumento come tanti violinisti che incontrano con buon strumento come un “Stradivarius” e vogliono averlo in mano anche vendendo la loro casa.

Il pianoforte che mi è piaciuto molto per la prima volta stava in Città del Vaticano a Roma. Quando mi hanno offerto un concerto alla Radio Vaticana, il direttore m’ha dimostrato questo pianoforte. Per registrare c’era un Bösendorfer con le 92 tastiere e nella stanza accanto c’era un pianoforte più piccolo.
Era un Bechstein.

Avevo appena toccato le tastiere quando mi sono innamorata. Le tastiere leggerissime, un tocco delicatissimo, un suono raffinatissimo come se avesse una piuma, e i timbri piena dei colori ; tutte queste cose erano per me un magico ed ero totalmente assorta suonarlo. Lui ha risposto perfettamente ai quelli che chiedevo e ho preso l’ispirazione infinite.  Ero felicissima.

Il direttore mi ha offerto la stanza per studiare e  ci ritornavo spesso. Dopo di ché questo pianoforte ha dovuto lasciare la Radio Vaticana.  Invece della mia delusione un mio amico l’ha preso e ha portato a casa sua.
Fino a qualche anno fa spesso studiavo a casa sua. Già sono passate più di vent’anni dal primo incontro, ma nonostante del tempo che passa e senza cura sufficiente c’era sempre  la sua qualità straordinaria.

Ora, non c’è più la casa  a Roma dove c’era il pianoforte. Chissà dove è andato a finire. Me lo ricordo con la grande nostalgia. Spero che venga tenuto bene e ancora adesso si suona un bel suono.