E’ febbraio e tuttavia tira ancora un vento freddo. Ma gli alberi mi attorniano con un certo rallegramento in qualche modo .
La primavera sta per venire. Nell’aria fredda la luce è calda. Con la tale luce gli alberi e le piante che ancora nel colore grigio chiamano la primavera agitandosi al vento.
Poi, un colpo di vento mi ha portato un canto. Un canto caro che non ha un suono. Lo conosco da molto tempo, conosco bene questa frase senza melodia. E’ arrivato da me tante volte in passato.
Da dove veniva il vento c’era una nuvola vaga nel cielo azzurro. Conosco anche quella dalla mia infanzia. Quante volte l’ho pensato e quante volte mi ha incoraggiato.
Lo spazio immenso che sta tra di noi mi prende per viaggiare e apprezzo il canto senza
melodia.
Un colpo di vento mi ha portato anche il cuore del caro. Si mette vicino a me la persona cara che non potrò più incontrare in questo mondo. Che emozione! E provo a metterla sul canto senza melodia.
Nelle mie mani era pieno di quello che ha portato il vento. Il mio cuore era pieno di nostalgia. Ho esultato di gioia.
Metterò nell’angolo del cuore questa gioia gelosamente.
Conserverò questa gioia fugace con massima cura.