BLOG

Prendere e cancellare

Prendere e cancellare

Recentemente mentre leggevo una rivista di scienza cerebrale ho trovato una cosa che mi attirava.
Era un fatto che il cervello lavora attivamente senza accorgermi mentre dormo di notte.  Quando sono attiva di giorno tutte le informazioni ad esempio quelli che ho visto e quello che ho sentito vengono comunque in cervello.  La quantità delle informazioni è enorme ma quasi tutte sono le cose inutili.  Le informazioni sono ad esempio le scene mentre andavo per la strada, come erano vestiti, loro espressioni, loro voce, un pezzo di conversazioni e qualche musica che si  sentivano lontano. Insomma sono infiniti.  Sia cosciente che incosciente tutte le informazioni vengono nel cervello.
Il funzionamento cerebrale mentre dormiamo è fare una selezione di quelle informazioni enormi del giorno.  Cioè  “un contenimento del riconoscimento”  dove fa passare le informazioni su filtro e prende quello che è necessario e cancella il resto.
Sulla rivista si parlava di un problema nel questo lavoro cioè  “senza o meno contenimento del riconoscimento”  ma quello che mi interessava di più era la condizione normale, ” il contenimento del riconoscimento”.
Nonostante è un lavoro bellissimo che non ho mai immaginato, non capivo bene con quale punto di riferimento viene fare la selezione.  Mi domandavo se essa dipendesse dall’abitudine dai tempi passati oppure dalle cose di nascita oppure sopra di tutte queste cose ci possono essere gli altri elementi in cervello che funzionino sulla rete complicate uno dell’altro.

Mi viene in mente di un incontro con una ragazza dell’altro giorno.  Un pezzo di tempo lei mi mancava quindi il mio cuore era pieno di gioia.  Gli occhi suoi brillavano ed erano bellissimi.  Abbiamo parlato le varie cose e c’è stata alcuna scena in cui ci siamo capite profondamente col cuore che ci faceva venire una emozione.
Il giorno dopo mi stavo ricordando qualche scene.  Poi, mi sono accorta una cosa.  Non mi ricordavo più nulla come si è vestita, neanche il colore degli capelli suoi che sono sempre tinti.  Mi sono resa distintamente conto che stavo parlando direttamente con suo cuore tramite i suoi occhi.  Forse allo stesso tempo le altre informazioni sono state cancellate incoscientemente con il filtro.

Quando mia madre si è ammalata della demenza col età ci sono state tante cose inaspettate.  Non era vero che lei non poteva comprendere le cose ma lei stessa faceva una selezione di comprendere o non comprendere.  Avendo poco spazio da capire in cervello probabilmente lei faceva una scelta con il filtro automaticamente.  Dev’essere una sistema della difesa e devo dire che sia una cosa eccellente.

Probabilmente secondo dell’età e delle circostanze si fanno questa selezione in flessibilità non solo nel cervello ma anche nella tutta la parte del corpo.  Con il tale pensiero immagino che il nostro corpo possa invecchiare senza troppa ansia.
Invece al contrario di quella teoria ogni giorno cerco un metodo per i tentativi sia mentalmente che fisicamente dicendo “Voglio arrivare al punto più alto con un massimo sforzo”,   “Faccio l’esercito per essere in buona salute”.
Ora, vado ad accettare la capacità promettente del fisico e cerco di essere più rilassata.