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Un  Bivio

Un Bivio

Oggi fa freddo con la pioggia primaverile.
Questa pioggia frena la venuta della primavera che sta venendo vicinissimo dove quasi si tocca con le mani.

Mi siedo da sola con la giacca pesante e sorseggio un brodo caldo di zenzero.

Un momento come oggi mi sembra di essere su un bivio.
Verso destra c’è un futuro aperto proseguendo la primavera allegra.
Verso sinistra c’è un’ansia di ritornare all’inverno di quale sono quasi all’uscita.

Poi, rifletto di nuovo dove ci sto in questo momento.
Quello che si vede è una mia figura che sta sopra della pace.
Perché sto sul bivio e cerco di andare verso destra o sinistra?

Si, è vero. Ho una natura di non avere una soddisfazione della posizione attuale. E’ la mia natura anche quello di non soddisfarmi mai con la mia esecuzione.
Voglio avere sempre le cose maglio. Voglio andare ancora più su. Ci dev’essere un rischio ma non è che io accettassi il presente.
Nei propri pensieri così stavo su un bivio continuamente sulla strada della musica per molti anni.
Chissà poi come mi aspetterà un bivio da oggi in poi. Come sceglierò destra o sinistra? Li vedo una aspettativa vaga. Ogni volta quando sarò su un bivio rivedo le proprie condizioni del punto dove starò. Sarà una traccia della mia strada musicale.

Il brodo caldo di zenzero penetra lentamente in tutto il mio corpo e mi
copre con un affetto fine.
Mi metterò domani sotto il sole primaverile che verrà dopo la pioggia tirandomi su sia di morale che di corpo.