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una capacità individuale

una capacità individuale

Ogni uno ha della capacità di natura. C’è anche quella che manca dalla nascita. Sono tutti diversi secondo della ogni persona.
Ad esempio non ho il senso dell’orientamento. Ma ho saputo che ci sono delle persone che più grave del mio. Quindi penso che il mio senso dell’orientamento sia di grado medio. C’è un tipo che va verso al posto dove deve andare senza perdersi nella città che non ha mai conosciuto. Gira destra, poi a sinistra poi—- ecc. Così va oltre sulle vie complicatissime e alla fine arriva al posto giusto. Devo solo seguirlo senza capire nulla. Lo ammiro perché le strade dove gira lui siano tutto contrario dalla quella che pensavo io quasi tutte le volte.

Ho scoperto la mia incapacità inaspettatamente nelle cose che ho cominciato recentemente. E’ una capacità di immaginare una figura tridimensionale quando vedo un oggetto. Anche se comprendo bene il contenuto non posso immaginare il profilo oppure la sezione trasversale. Se c’è un piccolo mobile componibile capisco fino a sopra e sotto, ma il dritto ed il rovescio o di traverso mi portano un grande confusione. Quando si gira non capisco più niente. Invece chi ha della capacità lo compone in un attimo come una magia. Dall’inizio ha una figura compiuta nel cervello in un modo preciso. Faccio tanto di cappello.

La buona sensibilità musicale cioè il buon orecchio assoluto è anche una capacità di natura.
Ci sono delle persone stonati nonostante che loro amano e comprendono la musica. Anche nei musicisti ci sono alcuni che dicono agli altri “Io sono stonato”.
Una volta il giorno prima del mio concerto io stavo passando la giornata con gli amici, marito e moglie, tutti i due erano amanti della musica. La moglie ha cominciato a cantare ed era molto stonato. Un po di tempo l’ho sentito con una pazienza ma alla fine ho detto mezzo scherzando, ” Basta, sei molto stonata. Mi lascia in pace almeno il giorno del concerto.” Lei guardava me e anche il marito che anche lui canta male. E dopo il momento ridendo pero lei gridava “Anche io ho un diritto di cantare!!”
Era pienamente giusto. Mi sono scusata dicendo “Ti chiedevo una pietà alla povera pianista!”

La capacità di natura non fa un miglioramento con uno sforzo perché è di nascita.
Ma anche se non c’è la, non è mai un vergogno. Come si presenta questa mia amica così aperta senza essere timida ne vergognarsi mi dava un’emozione.

Ogni uno di noi ha dei punti forti e dei punti deboli. Ciascuno ha la capacità diversa. Ogni uno si incarica la sua parte più brava. Noi e anche la società devono avere un punto di vista con la naturalezza e con la semplicità verso la capacità individuale.

Ogni volta che faccio un concerto in Italia questi amici vengono sempre alla prima fila.