Tutto il mondo è sotto la situazione fuori normale con il COVID. Ogni giorno vengono le informazioni nuove e anch’io le prendo ogni giorno per avere le notizie sicure del mondo. Le relazioni tra le persone si evitano più possibile e ogni mattina sto di fronte alla musica. Quel momento che lontano dalla realtà per me è una cosa fresca soprattutto come oggi in cui ho poco stimolo reale.
Quando rifletto sul momento con la musica trovo una simpatia, un desiderio e alle volte una sorpresa che viene da “una cosa viva”.
La musica stessa vive nel mondo fuori realtà. Ma nella musica tante cose si trasformano. Ad esempio un piccolo pezzo di cinque minuti che suono una volta sola al giorno si trasforma ogni giorno. Alle volte si cresce, e qualche volta appassisce. Quando me lo accorgo lo curo con lo stato d’animo su e giù. C’è un pezzo che mi dimostra una figura quasi eroica dopo il lungo silenzio. Allora mi rendo conto che questo pezzo aveva bisogno del tempo lungo per maturarsi. La sua figura che è uscita fuori respira ed è pieno di vitalità.
La musica è una cosa astratta per cui quando la frequento a lungo ho una illusione di vivere in un mondo immaginario. Qualche volta può essere un mondo del narcisismo. Ma la musica non è solo il mondo fantasioso. Ci sono le realtà sparse. All’estremità della espressione c’è un sentimento, un’ emozione con quale il cuore si commuove. E’ una realtà. Dalle note viene una scena chiara oppure un tocco ruvido come se fosse una stoffa di seta. Anche questo è una realtà.
Come dissero e scrissero tanti grandi maestri, la musica va e viene tra la realtà e la fuori realtà, tra una confusione e una teoria ben ordinata. Tale fa appello alla nostra anima direttamente oltre le parole e li si costruisce un mondo particolare della musica.
Il pianoforte è una cosa viva anche lui. Ogni giorno cambia il suo umore. Soprattutto questo periodo lo trovo in un cattivo umore perché l’accordatore non può venire a causa del COVID. Devo assecondare l’umore dello strumento. Ma sotto questa situazione trovo divertente nel senso che anche lui sia una cosa viva.
Mi piace una cosa viva perché anch’io sono una persona che vive.
Vorrei riprendere i giorni in cui si frequenta con le persone al più presto.